La noia di un adolescente
La noia di un adolescente

 

 

 

 

 

Critica

 

 

 

 

 

 

E’ nella ricerca del simbolismo inconscio che l’Artista Emanuela Di Stefano, trasforma il suo messaggio da individuale a universale, con un’ energia poetica svelata dall’ingenuità di chi rifiuta le sovrastrutture della mente e si affida, come sosteneva Bréton, all’onnipotenza del sogno.

Ciò si attiene solo all’intuizione della nascita di un opera di rara preziosità e personalità, poiché la padronanza della materia e l’instancabile ricerca, le permettono di fare Arte, per poter “narrare” in modo suggestivo e puro, la sua biografia dell’anima…

 

 

Laura Sabatello - Pittrice & insegnante

 

Emanuela Di Stefano la “Scultrice della tela”.

 

Di pittori ve ne sono tanti, ma cosa accade quando un pittore amoreggia con il legno?

Eh sì, Emanuela Di Stefano amoreggia con il legno.

Sposata alla pittura, nei suoi sogni la tradisce e nell'intimità la trasforma in legno.

Infatti le opere della Di Stefano non solo sembrano scolpite sulla tela, ma ne portano anche le stesse venature che potrebbe avere una scultura del legno più pregiato.

Non stupisce infatti percepire nella biografia di questa artista, pittrice di talento, una messa in risalto particolare sulla scultura, che con orgoglio definisce le sue origini, in particolare quella sul legno tramandatagli dallo zio scultore.

Come dire, dalle sue radici, caso vuole proprio nel legno passando per la carta è arrivata eccellendo alla tela, in cui è riuscita a imprimere le emozioni forti del suo passato.

 

Dal legno alle difficoltà, dalla passione alle responsabilità (una ad una) proprio come nel suo dipinto “La memoria e il futuro dell'infanzia”, nel quale Pinocchio si confronta col diventare bambino, anzi bambina!

E in questo dipinto abbiamo anche l'estremo esempio di legno trasformato in pittura per tornare ad essere legno che un giorno diverrà pittura.

Ma cosa rende il “Raggiamo” di Emanuela Di Stefano diverso dagli altri da poterla definire la scultrice della tela?

 

Il Raggismo di Emanuela non è il “classico futurista” largamente astratto, ma è più che altro un pionieristico Raggismo realista, dove le opere sono piene di vita e drammi quotidiani, come nei bellissimi “La noia di un'adolescente”, “Bisogno d'amore”, “Le lacrime raccontano” ed ancora “Io sarò quello che tu non sei stata”; in questi sembra difficile credere che i raggi tracciati (uno ad uno) siano riusciti a dare come risultato una tale perfezione.

Per di più a differenza di coloro che si sono già accinti in questo tipo di tecnica realista, la Di Stefano stupisce con la marcata forza e lunghezza del suo tratto, che rende la tela una bellissima scultura: perfetta nella forma e pregiata nel legno.

 

La poliedricità artistica e stilistica di Emanuela Di Stefano fa pensare che non solo questa artista scolpisca la sua arte, ma anche che molta arte sia scolpita dentro lei; e interessante sarà seguire quali tumulti ne verranno da questo interscambio: tra il suo mondo che vuole emergere e il mondo dell'arte che la immerge, dove i confini saranno definiti proprio dalle sue creazioni.

 

Dott.ssa Dalila Liguoro - Psicologa & grafodiagnosta

 

Di seguito l'articolo pubblicato sul "IL GOLFO" 15 Maggio 2010

 

 

 

… Si svelano così sotto i nostri occhi, visioni di un mondo squisitamente femminile nell’alternarsi di umori e sentimenti esistenziali.

Se da una parte Emanuela Di Stefano rappresenta adolescenti non ancora pronte ad abbandonarsi alla vita, trattenute o protette da paterne mani maschili, dall’altra ci offre un ritratto di donna, prototipo femminile e femminista di colei che genera figli dalla mente, idea di feconda creatività e di nuova consapevolezza del sé.

I soggetti narrati sono comunque molteplici ma tutti uniti dalla ricerca della bellezza ovunque, tregua e rifugio della nostra essenza…

 

Laura Sabatello - Pittrice & insegnanate

 

Sia i figurativi che gli astratti rivelano oltre ad una provata capacità tecnica, una grande intensità, una grande voglia di vivere e di esprimersi.

I colori sono caldi, la pittura è vibrante e poetica.

La sua mano è abile e sicura di ciò che fa, la pennellata tradisce la sua immensa sensibilità e il suo calore...la sua solarità.

Dai suoi dipinti si sprigiona positività e sentimenti ravvivati da una dolcezza mai banale, da una naturalezza così spiazzante da lasciare allo sguardo il desiderio di guardare al di là dell'immagine rappresentata, di entrarvi e di farsi avvolgere da quelle forme e dai quei colori che conquistano di certo chiunque ami l'arte nella sua purezza e spontaneità.

La sua è una pittura di una rara sicerità espressiva!

 

Complimenti, con affetto e stima.

 

Emilia Di Stefano - Artista

 

 

 

La pagina culturale del quotidiano IL DISPARI (distribuito in abbinamento con lo storico "IL MATTINO" di Napoli) Direttore Gaetano Di Meglio, la redazione dell'Associazione "Da Ischia L'Arte - DILA" nella persona di Bruno Mancini presentano nei progetti culturali dedicati alla scrittuta :

Emanuela Di Stefano

 


 

 

Sul quotidiano il DISPARI del 22 Marzo 2021

 

«Pochi versi per narrare il senso d’inquietudine “imperfetto” dell’animo umano.

 

La voce dolce e pulita, se pur decisa di Emanuela Eleonora Di Stefano, non lascia spazio a dubbi, sposandosi perfettamente con un contesto in stile dark, sottolineato da un sound post punk davvero impressionante, facendo riaffiorare alla mente le atmosfere tipiche post apocalittiche dei movie in stile anni ‘80, mescolate con una sub cultura spesso presente nella letteratura psichedelica tipica degli anni ’60 (nata in California) nella quale la ragione spesso si confondeva con la follia».

 

"Questa recensione di Daniele Borgia sottolinea l’ingegnosa realizzazione di un video in cui Emanuela Eleonora Di Stefano si è proposta come voce narrante di una poesia di Bruno Mancini.

 

 

Che Emanuela fosse una straordinaria poetessa, una delicatissima pittrice, una donna di grande spessore sociale, una fanciulla con anima adulta, una seduttrice innocente, un’amica affidabile e che racchiudesse nella sua estroversa umanità tante altre qualificanti bellezze… lo sapevo da un po’ di anni in una costante costruzione – a partire da nostro ormai più che decennale incontro virtuale – ma con il suo video ha stupito anche me per l’invadente acquisizione con la quale ha messo in stupenda cornice una delle mie poesie di più difficile articolazione nella presentazione scenica.

 

Emanuela è riuscita nell’impossibile e posso solo ringraziarla, perché costruire un video interessante presentando la lettura di frasi d’amore non è un processo di straordinaria complessità come lo è, invece, il temerario tentativo di esprimere il senso, più o meno recondito, di queste poche frase prive di effetti speciali tratte dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita” (2005 – 2007):

 

 

"Poesia sporca"

 

La radio avanza sulle curve magnetiche.

 

Nel suo frantoio

 

spirano avanzi

 

innominabili

 

di belle speranze.

 

Nessun arpeggio interrompe la macina.

 

Stritolata

 

da robuste ganasce

 

sporca poesia mi imbratta.

 

 

Daniele Borgia ha aggiunto un ulteriore commento al video:

 

“Un poema all’avanguardia e un interpretazione sublime… solo tu sai dare vita a perle cosi intense ed intellettualmente stimolanti create per pochi occhi e per poche orecchie.”

 

Emanuela Di Stefano gli ha risposto chiarendo, nel profondo, il modo del suo approccio alla poesia in particolare e alla vita in generale:

 

“La mia tendenza è valorizzare le cose che mi sfiorano l’emisfero emozionale.

 

“Non possiedo “minimalismo” nelle mie espressioni e nutro sana ribellione nei confronti dell’ignoranza (chi ignora).

 

Quando ci si libera dalle catene della ristrettezza mentale si smette di giudicare, e si riesce a guardare oltre poche parole.

 

Il valore delle cose si basa sulla costruzione di infinite possibilità e sulla scoperta di nuove vedute, dello stesso oggetto… ed è ciò che ho fatto con questi versi di Bruno Mancini!”

 

Versi Bruno Mancini

Idea e narrazione Emanuela Eleonora Di Stefano

 Recensione di Daniele Borgia (Produttore discografico, responsabile della sezione musicale della EtroMirror edizioni/ed. musicali)

 


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